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Insegniamo alla Prole come archiviare vecchie foto e riciclare scampoli di carta, tessuto e adesivi.
Io cerco sempre di evitare l’uso di parole inglesi, ma quando non esiste alcuna traduzione in Italiano non posso proprio farne a meno.
Quindi, il primo lavoretto che vi propongo nel mio Angolo del Lavoretto è uno scrapbooking, termine che significa, più o meno, “ creare un album o libro di foto (booking) usando non solo le fotografie ma anche scarti (scrap) di vari materiali, quali ritagli di carta, scampoli di tessuti, bottoni, nastri, adesivi, fiori secchi e oggetti di ogni tipo.
Ed è ciò che normalmente mi diverto a fare io e che vi propongo oggi, cercando di spiegarvi ogni singolo passaggio, dall’inizio fino alla fine.
Nello specifico, cerco sempre di coniugare l’utile al dilettevole: infatti, unisco la personalizzazione di un album fotografico con il riutilizzo creativo di materiali di scarto, che altrimenti andrebbero buttati via, e con l’utilizzo di parti di fotografie analogiche non proprio meravigliose che, se non utilizzate così, andrebbero a riempire inutilmente scatole su scatole, visto che non sarebbero da impiegare in un album ufficiale.
In questo modo ottengo due risultati: faccio bene all’ambiente diminuendo il numero di oggetti che finirebbero in discarica (vedi un mio articolo sulla sostenibilità ambientale) e, contemporaneamente, minimizzando il numero di ricordi, qui rappresentati da fotografie “di seconda classe”.
OCCORRENTE
- Un album fotografico con le pagine rigide
- Fotografie che non rientrano in album ufficiali ma che non sono così brutte da essere buttate
- Ritagli di carta colorata
- Ritagli di riviste
- Adesivi 2D e 3D
- Altri oggetti a vostro piacimento: scampoli di tessuto, nastri, fiori secchi…
- Forbici
- Colla stick
- Pennarelli indelebili
ISTRUZIONI
Passaggio 1 – il soggetto dello scrapbooking: prima di tutto, bisogna avere un’idea di fondo e selezionare i materiali e le foto secondo quest’idea: nel mio caso ho pensato ad un’estate al mare anni 60 e quindi ho scelto foto in bianco e nero di mia mamma e dei miei nonni materni sulla spiaggia di Grado nel 1967. Di conseguenza, poi, ho scelto i ritagli, gli adesivi e le scritte in modo che creassero un’atmosfera vintage un po’ malinconica.
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Passaggio 2 – il layout della pagina: dopo aver deciso quali pezzi e foto attaccare, si deve impostare la pagina dell’album nella sua completezza, in modo da creare una composizione (layout) che sia armonica e che abbia un senso per voi. Io ho avuto subito l’idea di “far uscire” mamma e nonni dalla scatola di biscotti in latta.
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Passaggio 3 – la fotografia del layout: prima di passare all’incollaggio della pagina, è bene fare una foto di quest’ultima, in modo da non avere incertezze nella fase di posizionamento definitivo dei ritagli. Infatti, l’ordine e la posizione di incollaggio dei vari pezzi sono fondamentali per dare movimento e uniformità al risultato finale.
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Passaggio 4 – l’incollaggio dei ritagli: si parte dai ritagli dello strato inferiore, che fanno da fondo della pagina, per poi passare agli strati successivi, fino ad arrivare all’ultimo. Nella mia pagina, ho usato solo colla a stick e adesivi 3D, ma a volte si può utilizzare il nastro biadesivo spessorato, che conferisce profondità ad elementi piani.
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Passaggio 5 – la finitura: in questo ultimo passaggio, si possono utilizzare pennarelli indelebili per scrivere la data in cui è stata creata la pagina oppure una scritta che rimandi all’argomento principale della composizione, nel mio caso “Grado 1967”. Nulla vi impedisce, poi, in questa parte finale, di aggiungere qui e lì qualche ulteriore tocco d’artista alla vostra creazione, anche se precedentemente non contemplata nel layout di pagina.
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DURATA: ca 1 ora
La durata di questo lavoretto è alquanto variabile, in quanto dipende dalla vostra capacità di selezionare e comporre i ritagli, ma mi sento di dire che, per un lavoro bello e ben fatto, è molto difficile scendere sotto l’ora.
DIFFICOLTA’: facile
Il lavoretto è adatto a tutte le età, in quanto si basa sulla creatività personale, che è libera scelta dei ritagli e della loro conseguente composizione. Quindi, se per i primi anni delle elementari è consigliabile la presenza di un adulto che spieghi e guidi l’attività, prestando attenzione anche all’uso delle forbici, per la Prole più grande è un passatempo fattibile anche in solitaria, quando ci si annoia un po’ nelle giornate di pioggia o si è talmente stanchi di studiare che serve “staccare” la testa e rilassarsi un po’.Vi ho ispirato con questo primo lavoretto? Pensate di realizzarlo insieme o di proporlo alla vostra Prole? Se anche voi vi sentite “scrapbooker” nel profondo, condividetemi le vostre creazioni: non vedo l’ora di ammirarle!